Frattura l2
Due mesi orsono sono caduta fratturandomi la vertebra l2. Dopo le dimissioni dall'ospedale sono rimasta allettata per circa un mese e, sucessivamente, quando mi alzo dal letto indosso il busto C35. A due mesi circa ho fatto il controllo TAC e rx il cui refesto dice: iniziali segni di consolidamento della frattura del soma di L2. Mi è stato consigliato di assumere dbase da 50.000 ogni settimana e clodron 2oo (punture) ogni tre giorni. Controllo fra 45 gg. La mia domanda: è giusto questa diagnosi e terapia che mi è stata consigliata? Grazie e buona serata.
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TFCC lesione 2a secondo Palmer
Buongiorno dr Donati, 3 mesi fa è comparsa una tendinite al polso dx, in seguito a laser terapia ho risolto quasi totalmente, se non fosse che in seguito ad un evento traumatico (pallonata parata con la mano incriminata) è ritornato il dolore più forte di prima e non potevo più estendere ne flettere la mano, non c'erano segni di tumefazione, ne gonfiore. Ho preso subito un tutore e fatto RX che non evidenziava fratture, e successivamente RMN che dice: la fibrocartilagine triangolare del carpo è in sede senza evidenza di rime di frattura contestuali. Il suo segnale appare alterato sul versante ulnare, in prossimità dello stiloide, incrementato in DPFS e T2, in quadro degenerativo (lesione 2a secondo Palmer). Ho fatto visionare la RMN ad un chirurgo della mano, il quale ha prescritto laser e tecar terapia, proseguire nell' uso del tutore durante il giorno e utilizzare cerotti antinfiammatori durante la notte. E' possibile che all' età di 30 anni ho una degenerazione della cartilagine del polso e c'è qualcosa che posso fare per evitarla? (nella vita faccio l' infermiere) E' corretta solo la terapia conservativa? (alla visita col chirurgo si evidenziava dolore alla flessione più che all' estensione) Grazie
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Cuffia rotatori spalla
Buonasera, ho un problema di alterazione dell'intensità di segnale di lieve entità dei tendini componenti la cuffia dei rotatori da fenomeni tendinosici. Presenzadi microcalcificazioni inserzionali alla spalla destra. Dopo visita ortopedica si decide per terapia con infiltrazioni di cortisone (una) e di acido ialuronico (3). Il problema si attenua ma non si risolve. Alla seconda visita si consigliano le onde d'urto, ma non si specifica se farle con guida ecografica o radiali, sconsigliate comunque da un secondo parere di altro specialista. Mi alleno regolarmente in palestra con i pesi da diversi anni, Per un paio di anni anche discreta attività a corpo libero e un carico maggiore alle spalle. E' possibile avere un aiuto a decidere cosa fare? Ringrazio anticipatamente porgo i miei migliori saluti. Paola
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Conflitto femoro acetabolare
Buongiorno dottore. Dopo un lungo periodo di dolore alla inguine sx mi sono ritrovato paralizzato a letto dal dolore. Ho fatto una rnm dove mi è stato riscontrato conflitto femoroacetabolare bilaterale più evidente a sx con edema midollare osseo ai tetti acetabolari e liquido endoarticolare. Successivamente sono stato visitato da uno specialista in materia che ha voluto che facessi una tac dove mi veniva riscontrato alterazioni coxo artrosiche bilaterali con riduzione della rima articolare sui piani di carico e sclerosi dei tetti acetabolari, non evidenti sicuri segni di impingement, si evidenzia microcisti fra testa e collo d ambo i lati e microcalcificazioni sul profilo postero laterale all inserzione del tendine de gm a sx. Sono ritornato dal dottore e mi ha detto che non ho nulla e che lui opera solo a cielo aperto quindi non può farmi niente. Ora mi domando se non ho nulla perché mi sono ritrovato bloccato dal dolore e che ancora continuo ad avere anche se in maniera molto più lieve? Perché la rnm e la tac hanno risultati cosi diversi? Secondo lei che dovrei fare adesso? Grazie
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problemi al ginocchio
Buonasera, è da una decina di mesi che, a seguito di una piegatura sulle gambe, ho dolore al ginocchio destro. Su indicazione del medico curante ho fatto una radiografia sotto carico, dalla quale non si è rilevato alcun problema, ed un'ecografia, dalla quale è emersa la presenza di una grossa ciste (circa cm. 10 x 5) dietro al ginocchio. A seguito della visita ortopedica in sala gessi mi è stata diagnosticata una condropatia ed ho effettuato n. 3 infiltrazioni di acido ialuronico, di cui l'ultima due mesi fa. Il ginocchio non è migliorato, continuavo a sentirlo un po' "legato" nei movimenti, soprattutto nei piegamenti, fino aun mese e mezzo fa, quando da seduta ho raccolto lla gamba destra verso di me e nel piegamento ho sentito un crack. I primi giorni, a parte il dolore, avevo il ginocchio praticamente immobile; ad oggi il dolore si è un po' attutito ed il ginocchio si muove decisamente meglio, anche se non riesco ancora a distenderlo completamente né a piegarlo. Ho effettuato due giorni fa una risonanza magnetica il cui referto è stato "il menisco mediale presenta delle alterazioni degenerative a carico del corpo-corno posteriore. Menisco laterale e legamenti normali. A carico del ciglio del piatto tibiale, comparto mediale, si osserva una piccola area di sofferenza midollare intraspongiosa da sovraccarico biomeccanico. Voluminosa cisti di Baker nel cavo popliteo. Rotula in asse nelle condizioni di esecuzione dell'esame. Tendine rotuleo normale". Alla luce di quanto sopra, quale può essere la diagnosi? E, soprattutto, cosa posso fare per riprende
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