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    ERNIA DEL DISCO

    Intervista alla Radio  del 20/2/2014

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    DOLORE, NON TI SOPPORTO PIU'!

    Lo dice la Legge 38/2010

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    UN “SEMPLICE” INTERVENTO?
    di Lucio Piscitelli

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  • Dr. Umberto Donati iscritto a Medicitalia.it | il motore di ricerca dei medici italiani

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LCA

Salve, ho 53 anni e la scorsa primavera ho subito la rottura del crociato anteriore, come conseguenza molta instabilità ma assenza di dolore; dopo molta fisioterapia è quasi totalmente scomparsa l'instabilità ma è apparso un leggero dolore sotto la rotula e alle volte stanchezza nel camminare e strascico la gamba; un ortopedico mi ha prescritto l'intervento mentre un altro non consiglia data l'età; io sono restio a farmi operare: è indispensabile? Se non lo faccio, cosa mi succederà in futuro? Grazie

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Lesione caviglia destra

Salve Soffro di connettivite dal 1997. In seguito ad una caduta recente riporto quanto diagnosticato dalla Risonanza Magnetica caviglia destra: Ampia area di edema intraspongiosa 22 x 10x12 mm, con estese aree cistiche contestuali a carico del l'angolo supero-mediale del domo astragalico in relazione ad alterazioni osteocondrali nel cui contesto si rileva frattura completa con sollevamento di frammento osteocondrale di 10x15mm (quadro riferibile ad osteocondrite dissecante con frammento non dislocato). Minimo quantitativo di versamento Intrarticolare, parafisiologico. Vorrei capire come mi devo comportare di conseguenza. Se preoccuparmi molto e come provvedere senza pensare ad un intervento chirurgico. Grazie

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lesione tendini

Gentile dottor Donati, ho letto tra le sue risposte email ad un paziente che, come me, aveva avuto una lesione al flessore profondo del mignolo della mano, che lei ha risposto così. " La sutura del tendine consente una guarigione ottimale attraverso un processo di cicatrizzazione che d'altra parte espone costantemente a una temibile complicazione che consiste nella formazione di aderenze del tendine ai tessuti circostanti (ancor più se la lesione è a livello di un dito). Per evitare ciò si ricorre fin dai primi giorni a uno stratagemma per cui il dito viene esteso attivamente (cioè attraverso il tendine estensore) e poi viene flesso passivamente da un elastico fissato all'unghia. Questo movimento, anche se parziale, consente uno scorrimento del tendine che ne impedisce l'aderenza cicatriziale, che altrimenti richiederebbe un nuovo intervento di liberazione del tendine. Probabilmente la lesione che ha riportato non è completa, perché non parla di un bottone da camicia che viene in genere posizionato sull'unghia o sul polpastrello, perché è stata posta un prognosi di 20 gg (in genere ci vogliono 45 gg per cominciare una mobilizzazione attiva, e 3 mesi per considerare guarita la lesione), perché è stata esclusa una riabilitazione (che è invece è irrinunciabile, precoce e protratta)". Ora, specificando che la mia lesione é al IFP Le chiedo cosa significhi mobilizzazione precoce "fin dai primi giorni". Io ho letto fin da subito, o, massimo, nelle prime 48 ore. La ringrazio, cordiali saluti. 

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Caduta su esterno coscia

Gent.mo Dottore, in attesa dell’esame radiografico, in seguito ad una caduta ho un vistoso ematoma sul fianco all’altezza della testa del femore, con zoppia e dolore alla parte. Dolore inguinale modesto. Se sto seduta con ginocchia più basse dell’anca, non ho nessun dolore. Il problema è di notte a causa di un dolore molto intenso all’esterno del ginocchio e caviglia. Migliora poco anche con l’antidolorifico (ibuprofene), passa solo se assumo posizione su fianco opposto a quello della caduta, con cuscino tra le ginocchia. Se di giorno sto seduta, la notte il dolore è più intenso e persistente. La mia domanda è un po’ strana: che posizione devo assumere durante il giorno per avere meno dolore durante la notte, sempre in attesa di capire se c'è o meno una frattura e agire di conseguenza...? Ringrazio e porgo i miei saluti.

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Frattura III dito

Salve, circa 10 giorni fa sbattendo violentemente contro il tavolino mi sono fratturata il III dito del piede e lussata il IV, sono andata al pronto soccorso e dopo la radiografia mi hanno fasciata le dita e mandata a casa. Ogni giorno ho cercato di poggiare sempre di più il piede come mi ha detto l’ortopedico anche se inizialmente mi faceva molto male e lo poggiavo tutto storto, oggi a distanza di 10 gg circa se lo appoggio dritto non mi fa tanto male il dito quanto in realtà mi tira al centro della pianta del piede provocandomi dolore come un crampo o un nervo tirato. Cosa posso fare?

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