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Caduta su esterno coscia

Gent.mo Dottore, in attesa dell’esame radiografico, in seguito ad una caduta ho un vistoso ematoma sul fianco all’altezza della testa del femore, con zoppia e dolore alla parte. Dolore inguinale modesto. Se sto seduta con ginocchia più basse dell’anca, non ho nessun dolore. Il problema è di notte a causa di un dolore molto intenso all’esterno del ginocchio e caviglia. Migliora poco anche con l’antidolorifico (ibuprofene), passa solo se assumo posizione su fianco opposto a quello della caduta, con cuscino tra le ginocchia. Se di giorno sto seduta, la notte il dolore è più intenso e persistente. La mia domanda è un po’ strana: che posizione devo assumere durante il giorno per avere meno dolore durante la notte, sempre in attesa di capire se c'è o meno una frattura e agire di conseguenza...? Ringrazio e porgo i miei saluti.


Purtroppo non esistono posizioni preventive in vista della notte, però ho una domanda da fare io: ma per quale misterioso motivo una persona che cade in modo tale da avere un vistoso ematoma sul gran trocantere, zoppìa, dolori vari, ecc. deve aspettare di eseguire una radiografia e restare in attesa per giorni per "capire se c'è o meno una frattura", invece di fare la cosa più semplice e naturale, cioè andare immediatamente in Pronto soccorso? Tra l'altro per andare in Pronto soccorso non c'è bisogno di farsi fare la richiesta dal medico, e ci si può andare subito e senza limiti di orario. Davvero, non capisco. Non so quanto tempo sia trascorso dal trauma ma le consiglio di parlarne con il medico curante.

Cordiali saluti