Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito accetti il servizio e gli stessi cookie. Per maggiori informazioni su come escludersi dalla raccolta dati, leggere questa pagina.

  • CHIEDI UN CONSULTO ORTOPEDICO  ON LINE
     
    CERCA  TRA I CONSULTI  GIA' FORNITI
     
    LEGGI  TUTTI I CONSULTI
     
    CERCA  UNA PAROLA NEL GLOSSARIO
     
    CERCA UN AMBULATORIO 
  •  

     

    OSTEOPOROSI, per saperne di più...
    Vai al  sito

     

    LA RMN NON SERVE A NIENTE SENZA LA VISITA SPECIALISTICA

    Leggi subito QUI

     

    ERNIA DEL DISCO

    Intervista alla Radio  del 20/2/2014

    Clicca QUI

     

    DOLORE, NON TI SOPPORTO PIU'!

    Lo dice la Legge 38/2010

    Clicca QUI 

     

    UN “SEMPLICE” INTERVENTO?
    di Lucio Piscitelli

    Clicca QUI 


  • Dr. Umberto Donati iscritto a Medicitalia.it | il motore di ricerca dei medici italiani

  •  

     

28/12/2019

Capodanno senza "botti"

 

A poche ore da Capodanno non c'è Ortopedico che non pensi a un aspetto trascurato da tutti ma che si ripete ogni anno con maggiore o minor frequenza: le gravi lesioni da fuochi d'artificio agli occhi e alle mani che trasforma un momento di spensieratezza in un dramma per sempre. 

Senza entrare nello specifico dei vari tipi di "botti", occorre ricordare che in tutta Italia si registrano ogni anno morti e feriti per le lesioni dovute allo scoppio di fuochi d'artificio, troppo spesso usati in modo imprudente (soprattutto da bambini e da adulti irresponsabili), e spesso privi di quei minimi accorgimenti che ne potrebbero ridurre la pericolosità.

Ai traumi della notte di Capodanno si aggiungono quelli del giorno dopo, dovuti ai fuochi inesplosi che vengono raccolti per strada, manipolati in vario modo e riaccesi.  I danni che questi fuochi provocano soprattutto in ragazzi fra i 10 e i 14 anni possono essere irreversibili e riguardano per lo più mani e viso, spesso con amputazioni e con gravi danni alla vista.

Lo scoppio del petardo combina la forza dell' onda d'urto con l'ustione della fiammata e con gli effetti dei componenti chimici delle sostanze che esplodono; a ciò si aggiunge la contaminazione dei tessuti.

Qualsiasi lesione in queste condizioni, dalla semplice ustione in su, risulta di difficile trattamento e può comportare gravissimi danni permanenti.

Il trattamento di queste lesioni comporta cure che si protraggono per molto tempo (settimane o mesi) e che prevedono all'inizio la pulizia delle ferite, l'asportazione dei corpi estranei, il lavaggio protratto delle ferite, la riduzione di minima delle fratture.

A questa prima fase, in cui comincia la profilassi antibiotica, segue una fase di medicazioni ripetute per aspettare a vedere quali tessuti sopravviveranno e quali invece andranno in necrosi.

Segue poi una fase in cui vengono asportati i tessuti necrotici, le fratture vengono ridotte e fissate, le amputazioni vengono regolarizzate.

Ma non è ancora finita, perché seguirà una fase in cui vengono trattati i postumi delle lesioni, che richiederanno altri interventi per cercare di dare il massimo della funzionalità limitatamente a quanto concesso dalle strutture anatomiche risparmiate eo recuperate.

Bisogna però ricordare che una mano coinvolta nello scoppio di un "botto" di Capodanno non potrà mai tornare a essere quella che era fino al giorno prima.

Si può festeggiare Capodanno anche senza "botti", e cominciare un anno senza correre il rischio di lesioni che possono compromettere tutta la vita.

Buon Anno a tutti, ma soprattutto a chi saprà rinunciare ai "botti" e anche ai Colleghi che, nonostante i ripetuti avvertimenti, si troveranno in quelle ore negli Ospedali a trattare, ancora una volta, lesioni gravissime che si potevano facilmente evitare.

 

La foto è tratta da river-blog.com

©Copyright 2010- Umberto Donati   www.ortopedicoabologna.it      Riproduzione vietata