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paralisi ostetrica

Buonasera Dottore. Alla nascita mi è stata diagnosticata una paralisi ostetrica al braccio sinistro e a soli 5 giorni di vita ho iniziato fisioterapia praticata con molta costanza, la quale mi ha molto aiutato. Intorno ai 12 anni mi è stato consigliato dal fisioterapista di praticare nuoto in alternativa alla fisioterapia, considerata ormai non più necessaria, che ho continuato fino all'età di 15 anni. Oggi ho recuperato circa l'80% della mobilità del braccio, ma i disturbi attuali si sono evidenziati dopo la gravidanza, quando, per via degli sforzi dovuti all'accudimento del bambino (ore trascorse tenendo in braccio il bambino, sollevamento di passeggino, ripetuti movimenti per cullare...) ho iniziato ad avvertire forti dolori lungo tutto il braccio fino al polso, come se fosse una tendinite, creandomi difficoltà anche a svolgere azioni quotidiane (compreso guidare) per via dell'intenso dolore. Le scrivo chiedendole, cortesemente, un consiglio riguardo i provvedimenti che potrei prendere per trovare una soluzione a questo problema e se potrebbe fare un'ipotesi sulla causa di quest'ultimo, a fronte della sua esperienza. Ringraziandola anticipatamente, porgo i più cordiali saluti.


Premetto che non è possibile (oltre che vietato dalla Legge e dal Codice Deontologico) fare ipotesi solo leggendo la sua descrizione, e che comunque qualsiasi ipotesi, proprio in quanto tale, sarebbe del tutto inutile. La gravidanza e i successivi gravosi impegni imposti dalla gestione di un bambino piccolo comportano spesso problemi simili in molte mamme. Tanto più evidenti saranno questi problemi se a carico di un arto con limitazioni determinate da una paralisi ostetrica. Le suggerisco di farsi visitare da un ortopedico esperto per individuare la causa del problema, che potrebbe essere legato a un sovraccarico di uno o più tendini, come lei sospetta, ma vanno anche escluse cause diverse, come una brachialgia da protrusione discale cervicale, una compressione periferica di un tronco nervoso, ecc.. Nel frattempo ne parli anche con il medico curante, che è il primo punto di riferimento per qualsiasi problema di salute.

Cordiali saluti