Gentile Dottore, 14 mesi fa, giocando a calcetto, un avversario mi ha rotto l'ulna sx con una testata. La frattura era composta, mi hanno ingessato per un mese come da prassi, faccio notare che quando mi hanno messo il gesso la parte dove avevo la frattura era completamente gonfia. Dopo un mese mi tolgono il gesso e la frattura era ancora visibile e leggermente non allineata, i medici mi [testo rimosso ] dicono che sarebbe meglio operarmi e mettere due placche ma due giorni dopo altri 2 ortopedici mi dicono che NON occorre, l'osso si attaccherà e che devo fare tanta magnetoterapia. Trascorrono 6 mesi e non succede nulla, ho sempre l'osso non attaccato, e [testo rimosso] i medici 5 mesi fa mi dicono che sono in pseudoartorsi ipertrofica e che sarebbe da operare. [testo rimosso] Onestamente non ho nessuna voglia di mettermi sotto i ferri anche perchè per fortuna riesco a muovere completamente il braccio senza alcuna limitazione, dolori assenti a parte quando cambia il tempo, ovviamente non gioco più a calcetto e non porto pesi eccessivi col braccio in pseudoartrosi, la mia domanda è: posso lasciare il braccio così senza operarmi o posso avere delle conseguenze? [testo rimosso] mi hanno detto che questa operazione non è una passeggiata, placche e trapianto d'osso, mah......grazie per l'attenzione, attendo eventuale risposta.
Le fratture diafisarie di avambraccio si differenziano dalle altre per la stretta relazione fra radio e ulna, i cui movimenti reciproci consentono la flesso estensione del polso e del gomito e la prono-supinazione dell'avambraccio. La pseudoartrosi è una possibile complicazione di una frattura di radio e/o ulna, in circa il 5-10% dei casi. Per pseudoartrosi si intende una frattura non consolidata da almeno 6 mesi e che non tende alla consolidazione. L’intervento chirurgico ha lo scopo di ottenere il ripristino della lunghezza dell'una e dei corretti rapporti anatomici tra radio e ulna, per consentire l'integrità funzionale sopra descritta. Esistono vari tipi di intervento (placche, innesto di osso, supplementazione con fattori di crescita, concentrati piastrinici, cellule staminali, ecc), fra i quali il chirurgo individua quello che ritiene più utile per il caso specifico, anche alla luce delle proprie esperienze. Anche se al momento non ha disturbi, le suggerisco di sentire un secondo parere presso un centro di Chirurgia ortopedica con specifica competenza in Traumatologia, perché per esprimere un parere è indispensabile visitarla e vedere le rx vecchie e attuali.
Cordiali saluti
PS--come avrà visto, ho modificato il suo consulto. Se lei è risentito con i medici che l'hanno trattata e ritiene di non aver ricevuto il trattamento appropriato, può rivolgersi al suo Legale per chiedere un risarcimento nelle sedi opportune, ma qui il rispetto e l'educazione non consentono a nessuno di usare toni ironici e sprezzanti.