Salve. Sono un ciclista amatariole da circa un'anno ultimamente dopo aver secondo me esagerato in bici ho iniziato ad avere dolore al ginocchio destro all'altezza della rotula verso il lato interno che mi si ripresenta dopo un po' ogni qualvolta che vado in bici a volte dopo pochi minuti a volte piu' tardo ho eseguito risonanza magnetica e questo e' il risultato Referto: qc: gonalgia da Sforzo Tecnica:esame eseguito con sequenze TSE t1w e T2W Nel grado di flessione richiesto per l'ecuzione dell'esame la rotula risulta In posizione bassa ed in asse. Il corno posteriore del menisco mediale presenta sfumata alterazione di segnale iperintensa in T2w,ti tipo globulare,come per meniscosi. Non evidenti alterazioni di segnale a carico della fibrocartilagine meniscale laterale. Ridotta curvatura fisiologica del LCP. il LCA presenta aspetto assottigliato, pur mantenendo regolare continuità di decorso. Regolare aspetto del corpo di Hoffa . Aspetto modicamente iperintenso in T1w e T2w delle fibre del tendine quadicipitale in sede iuxtainserzionale come per fenomeni di entesopatia calcifica. Aspetto lievemente deteso dal legamento quadricipitale. Non evidenti segni di condropatia Non evidenti quote di versamento in sede intrarticolare e nel recesso quadricipitale Cosa ne pensa e cosa mi consiglia? Grazie in anticipo
Il referto descrive la presenza di vari possibili motivi di dolore (da soli o variamente associati) : la rotula bassa, la degenerazione del menisco mediale, la struttura del LCA, la sofferenza dell'inserzione del tendine del quadricipite. Tuttavia non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo un referto RMN, senza sapere nulla dell'aspetto clinico del ginocchio, senza vedere le immagini della RMN e senza averla interrogata, ascoltata e visitata. Le ricordo che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. Se così non fosse, ci si potrebbe chiedere perché il radiologo (che ha il vantaggio di avere visto le immagini della RMN) non scriva, al termine del proprio referto anche diagnosi e terapia. Mostri quindi le immagini della RMN al medico che, dopo averla visitata, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento, perché completi con esse la visita e decida il da farsi. Se è stato il suo medico curante, questi deciderà se farsi carico egli stesso di diagnosi e terapia o se inviarLa a visita specialistica ortopedica. In ogni caso porti con sé il CD della RMN oltre al referto. Visto che i problemi sembrano insorgere in stretta connessione con la pratica del ciclismo, non trascuri, dopo la visita ortopedica, di far controllare la bicicletta da un bravo tecnico biomeccanico: spesso modificando l'assetto della sella (altezza e avanzamento), la posizione delle tacchetti, la distanza del manubrio ecc, in base a specifici angoli individuali si possono ridurre possibili cause di stress fisici.
Cordiali saluti