Mio figlio (18 anni) giocando a Basket ( lo stesso sport viene esercitato in maniera agonistica) dopo una partita e nei giorni seguenti, ha incominciato ad accusare dei fastidi al ginocchio, sia correndo, che a volte camminando, magari anche dopo essere stato seduto, piegando il ginocchio; però ci sono dei momenti in cui sembra che questi fastidi siano quasi assenti ( da qualche settimana ha smesso di allenarsi); abbiamo deciso di eseguire una risonanza, questo l'esito della stessa: "si rileva ampia fissurazione intrameniscale a carico del menisco laterale, con sviluppo lungo tutto il corpo; la lesione raggiunge il corno posteriore. Coesiste diffuso edema dei tessuti molli adiacenti allo stesso menisco e profondamente alla bandeletta ileo-tibiale. Lieve iperintensita' di segnale del LCA come da modesta sofferenza distrattiva. Regolare segnale dei legamenti crociato posteriore e collaterali. Modesta quota di versamento intrarticolare"; Gentili Dottori, una consulenza avuta ci indirizza a un intervento in Artroscopia per la risoluzione della problematica, previo tentativo, per scongiurare lo stesso intervento, di un ciclo di fisioterapia/Tecar ; Il tecnico della squadra (molto esperto) a cui appartiene mio figlio, ritiene che la Tecar anche se dovesse apportare dei benefici nel breve e medio termine, non scongiurerebbe un nuovo futuro infortunio, magari ancora piu' grave, nella considerazione di aver lasciato in sede il menisco lesionato; Gradiremmo avere un vostro parere nella fattispecie, cordiali saluti.
Purtroppo non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo un referto RMN, senza sapere nulla della storia clinica del ragazzo né della sua sintomatologia (dire "fastidi al ginocchio" non fornisce nessuna informazione sulla reale sede del dolore, sulla sua tipologia, sulle sue caratteristiche, sulle modalità di insorgenza e di remissione, ecc.), senza vedere le immagini della RMN ma soprattutto senza aver interrogato, ascoltato e visitato suo figlio. La RMN non serve MAI al paziente, che ovviamente non ha gli strumenti per servirsene, ma serve solo ed esclusivamente al medico, e non "tanto per vedere se c'è qualcosa" ma solo per confermare o escludere un'ipotesi diagnostica oppure per approfondire una diagnosi già fatta. L'atteggiamento dello specialista che propone un tentativo conservativo e poi eventualmente un intervento chirurgico potrebbe essere corretto, ma, come ho detto, non ho elementi per esprimere un parere, anche in considerazione del fatto che una regolarizzazione della lesione meniscale non ripristina il ginocchio a una condizione del tutto "normale". Se avete dubbi sulla proposta ricevuta, tralasciando il parere del tecnico della squadra, che per quanto "esperto", non ha nessuna voce in campo medico (a meno che non sia un medico), la sola cosa da dare è acquisire un secondo parere facendo visitare il ragazzo da un altro ortopedico, ancor più esperto del primo in chirurgia del ginocchio. In ogni caso nulla può scongiurare "un nuovo futuro infortunio", proprio per l'etimologia della parola stessa "infortunio. Colgo l'occasione per ribadire che la scelta di fare una RMN compete solo allo specialista, che decide non solo quale accertamento gli (=al medico) serva, ma anche la tempistica: una RMN eseguita troppo precocemente può essere inaffidabile e fuorviante per i possibili effetti dell'edema presente.
Cordiali saluti