Gentile Dottore, dopo una caduta in casa e suggerimento della Dott.ssa ASL di una radiografia al piede destro, ricevo il giorno successivo questo referto (senza visita o spiegazione dell'ortopedico): Rapporti articolari conservati Piccola formazione strutturata sub-malleolare a livello peronale e tibiale interno in esiti di distacco parcellare non attuale Piccolo sperone calcaneale plantare ed achilleo Piuttosto addensati i sesamoidi dell'alluce. La dott.ssa dell'ASL è in ferie, chi ha fatto la radiografia non mi ha parlato ma lasciato il referto sopra citato, la mia domanda è : - si è rotto qualche cosa o no? - se sì, dove devo andare a farmi ingessare? - perchè la Dott.ssa dell'ASL non mi ha indicato di andare al Pronto Soccorso? - perchè questi referti sono per una persona comune assolutamente arabo? ( e sono laureato in ingegneria) - perchè non scrivere subito : da ingessare oppur da curare con etc. Sono in Lombardia e non in uno sperduto villaggio africano, ho pagato 50 euri e son quì a casa senza sapere se devo andare a fare un gesso o una doccia o fermare la caviglia con una forte fasciatura. Grazie.
Qualsiasi accertamento radiologico (Rx, TAC, RMN) non serve al paziente, che ovviamente non ha gli strumenti per servirsene, ma serve SOLO ED ESCLUSIVAMENTE al medico che, dopo aver visitato il paziente, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento. Il percorso normale (che è lo stesso dello "sperduto villaggio africano" ma solo se per caso vicino c'è un ospedale) è: il paziente cade, si rivolge al pronto soccorso, viene visitato da un ortopedico che se lo ritiene opportuno prescrive un esame che il paziente, senza pagare "50 euri" ma al massimo il ticket e solo se non è entro 48 ore dal trauma, fa nei minuti/ore successivi (a secondo del numero di pazienti presenti in PS), poi il P. torna in PS dall'ortopedico che l'aveva visitato (o dal collega che gli è subentrato e che ha ricevuto le consegne dal primo) che completa la visita e decide diagnosi e trattamento e dà le spiegazioni necessarie. Questo è ciò che fa qualsiasi cittadino che si fa male (e nella maggior parte dei casi anche quando non è necessario andare in pronto soccorso) . Nel suo caso non ho capito che percorso abbia seguito, non so cosa intenda per "dottoressa dell'ASL" né a quale titolo essa abbia "suggerito" una radiografia, e mi sfugge quale ortopedico avrebbe dovuto dare spiegazioni se nessun ortopedico mi pare l'abbia visitata. In ogni caso il medico radiologo guarda le radiografie e scrive nel referto la descrizione di quello che vede, e con termini medici perché esso è rivolto al medico che ha prescritto l'esame e non al paziente (che riceverà successivamente tutte le spiegazioni dall'ortopedico) . Non è nemmeno pensabile che il medico radiologo debba o possa scrivere la terapia 1) perché non gli compete, 2) perché non ha nessun elemento clinico perché non conosce la sua storia clinica né la sintomatologia e 3) perché in nessun caso si può fare diagnosi a distanza e decidere il trattamento di un paziente mai visto, e questo lo stabiliscono la Legge e il Codice Deontologico, oltre che il comune buon senso. Comunque è ininfluente che la "dottoressa dell' ASL" sia in ferie. A questo punto non le resta che rivolgersi al Pronto Soccorso portando con sé rx e referto per avere diagnosi e terapia. Come vede nemmeno io posso dire se la sua caviglia sia "da ingessare oppur da curare con etc" perché non ne conosco le condizioni cliniche né la sintomatologia, e non so nulla della sua stabilità articolare (potrebbe avere una lesione legamentosa e questa non si vedrebbe con una radiografia). Dalla sola lettura del referto sembra che siano presenti esiti di un trauma precedente (ma non so nemmeno quanto tempo è trascorso dalla "caduta in casa") ma senza vedere le radiografie non so come interpretare le formazioni sotto malleolari descritte (calcificazioni?) e non ho nessun elemento per decidere il trattamento appropriato.
Cordiali saluti