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Dolore sottosforzo ginocchio

Buongiorno Dottore. Sono tormentato da tre anni da un problema al ginocchio destro e tutt' ora non riesco a risolverlo. Ho sempre corso a piedi da quando avevo 20 anni (con uscite giornaliere da 15-18 km) fino ai 40 anni quando i problemi al ginocchio mi hanno portato a spostarmi al ciclismo. Ultimamente anche il ciclismo quando affronto rapporti duri o pendenze alte comincia a darmi fastidio al ginocchio. Il ginocchio sembra rallentare e mi dà fastidio a destra sotto la rotula. Ogni volta che lo piego fino a toccare il gluteo con il tallone schiocca. Anche nel quotidiano mi sento sempre un ginocchio che ha qualcosa che non va. Sembra strano mi sento bene solo quando c' è tanta umidità , quando il tempo è nuvolo o comincia a piovere, riscontrato più volte. Dopo le viste effettuate da alcuni ortopedici la soluzione secondo loro è che devo fare del rinforzo muscolare. Più rinforzo che il ciclismo cosa dovrei fare? Di seguito l' esito dell' ultima RM: "Non sono riconoscibili alterazioni di rilievo per i menischi. Regolari i legamemnti crociati.No n versamento articolare. Iniziali alterazioni condrosiche alla femoro-rotulea centralmente. Un po' evidente la plica sinoviale media ed infrapatellare; modesti aspetti di reazione sinoviale a ridosso della guancia condilica femorale esterna ed al margine del corpo di Hoffa con distensione fluida del suo recesso sinoviale inferiore. Regolare il tendine sottorotuleo." Secondo Lei si potrebbe fare qualcosa, potrò ancora correre o dedicarmi al ciclismo? Grazie


Purtroppo non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo un referto RMN, senza vedere le immagini della RMN  e senza vedere bene la sede del dolore. Il ciclismo non è necessariamente la migliore attività per potenziare i muscoli. Le cause di dolore possono essere interne alla articolazione, per esempio le pliche sinoviali, il corpo di Hoffa, la sofferenza della cartilagine della rotula, ma anche esterne a essa, per esempio nel caso della sindrome della bendelletta tibiale. Non va nemmeno trascurato il setup della bici (posizione del sellino, lunghezza dei pedali, posizione delle tacchette,  ecc.). Mostri quindi le immagini della RMN (e non solo il referto) al medico che l'ha prescritta, perché completi con esse la visita e decida il da farsi. Una volta individuata la causa del dolore, faccia controllare il setup della bici da un meccanico di bicicletta esperto che controlli che tutte le regolazioni siano adatte alle sue misure e, se riprende il ciclismo, effettui uscite più brevi e più frequenti e di impegno progressivo. Ma questo lo deciderà il suo ortopedico.

Cordiali saluti