La paziente ha 85 anni e circa tre mesi fa si è curvata, dopo alcuni mal di schiena. Il mese scorso le sono iniziati dolori molto forti alla schiena, poi al bacino, poi su un fianco fino alla gamba. Nonostante la terapia antidolore (Ketoprofene) la situazione non è migliorata. Il medico curante le ha prescritto una RX colonna, della quale riporto il referto "Importante rotoscoliosi sinistro - convessa a livello della cerniera dorso - lombosacrale. Spondiloartrosi diffusa, con consensuale presenza di osteofiti margino-somatici. Riduzione in altezza del soma di L4, L2 e D11, che necessitano di valutazione clinico - specialistica e integrazione diagnostica con esame RM, con sequenze STIR a soppressione del grasso. Spondilolistesi di primo grado di L4 su L5. Ridotti appaiono gli spazi intersomatici in esame. Perdita della fisioligica curvatura." L'ortopedico le ha diagnosticato crolli vertebrali multipli a livello dorsale e lombare. Le ha quindi prescritto un busto ortopedico a tre punti in iperestensione. Vi sottopongo alcuni dubbi che mi assillano. 1) la paziente indossa il busto la mattina e lo toglie la sera prima di andare a letto. E' corretto, considerando che passa gran parte del tempo a letto? 2) La mattina si alza va in bagno e poi indossa il busto. E' corretto? 3) deve stare sempre a letto oppure puo' muoversi dentro casa? 4) vorrei farla visitare da uno specialista della colonna vertebrale. Secondo voi è il caso? 5) si potrebbe pensare a interventi chirurgici? 6) per lenire il dolore cosa puo' prendere? Ora prende solo la tachipirina Grazie mille
1) In genere il busto va usato quando la paziente è semiseduta o seduta o in piedi; se è sdraiata a letto, supina o su fianco, di solito il busto può essere rimosso. Il busto va messo e tolto SEMPRE da sdraiata. Legga qui alcune informazioni utili sulla gestione delle fratture vertebrali.
2) No, vedi sopra.
3) La paziente deve alzarsi, girare per casa, stare seduta su una sedia alta sempre con il busto, ma alternare durante la giornata la posizione a letto.
4) e 5) È indispensabile sentire il parere di un chirurgo vertebrale per valutare la possibilità di ricorrere alla cifoplastica, che ha un buon risultato sul dolore, è si esegue in sedazione per via transcutanea.
6) La Legge e il Codice Deontologico (ma, prima di tutto, il buon senso) non consentono di prescrivere terapie a distanza.
Cordiali saluti