Buongiorno le invio esito dell'esame: lo spazio di scorrimento sottoacromiale è ridotto per assottigliamento del sottostante pannicolo adiposo con conseguente attrito sulla giunzione miotendinea del tendine del sovraspinoso che presente disomogeneità di segnale per fenomeni degenerativi e appare assottigliato a livello della sua inserzione omerale senza evidenti soluzioni di continuo. Non segni di rottura nemmeno delle altre componeti miotendinee della cuffia dei rotatori. Piccola cisti da riassorbimento subcondrale del tronchite omerale. Non significativo versamento intra-articolare in atto ne nelle borse di pertinenza dell'altricolazione gleno-omerale. In sede il tendine del capo lungo del bicipite che presenta minima falda fluida nella sua guaina. Rappresentati il cercine glenoideo e i legamenti gleno omerali. Sulla stessa precedentemente ho fatto un'eco il cui esito è: grossolana calcificazione (9mm) del sottoscapolare sn in quadro di complessiva patologia degenerativa della cuffia dei rotatori di questo lato per depositi calcifici su tutto l'ambito e riduzione dello spazio tendineo. minima quota fluida della guaina del CLB per concomitante tenovaginalite. ridotte le ampiezze articolari. Le mie domande sono: questa spalla è gia stata operara 11 anni fa per periartite dovuta, sembrava, a calcificazioni formatisi per incidente, in artroscopia ripulitae rifissato tendine danneggiato con gangio, visto che non ho avuto altri incidenti come mai ci sono di nuovo le calcificazioni?in poche parole cosa mi dice la Rm, e quali i rimedi? dovrei rioperare??
Le calcificazioni possono insorgere in qualsiasi momento e indipendentemente dai traumi. Per quanto riguarda "i rimedi" non è nemmeno pensabile che solo leggendo un referto RMN si possa esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto (e tanto meno poi decidere il trattamento) senza sapere nulla della sua sintomatologia, senza vedere le immagini della RMN e soprattutto senza averla interrogata, ascoltata e visitata. Le ricordo che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. Mostri quindi le immagini della RMN (e non solo il referto) al medico che, dopo averLa visitata, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento perché completi con esse la visita e decida il da farsi. Se è stato il suo medico curante, questi deciderà se farsi carico egli stesso di diagnosi e terapia o se inviarLa a visita specialistica ortopedica.
Cordiali saluti