In seguito ad una forte storta circa 18 mesi fa a tutt'oggi sento spesso dolore al piede nel quale è visibile un bozzo. Un rx mi dice: ridotto trofismo osseo, valgismo alluce, grossolano sperone calcaneare infero-anteriore, marginale sclerosi corticale calcaneare posteriore, oltre ad un'osteopenia di cui sono già a conoscenza e per la quale assumo vitamina D. Durante il periodo estivo il dolore era quasi scomparso riacutizzandosi invece con l'arrivo del freddo e delle giornate di pioggia. È possibile sia causato da una piccola frattura non riconosciuta della mia storta e ad oggi come potrei contrastare il dolore ? grazie
Purtroppo non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo un referto Rx, senza sapere nulla della Sua sintomatologia (dire "dolore al piede" non fornisce nessuna informazione sulla reale sede del dolore, sulla sua tipologia, sulle sue caratteristiche, sulle modalità di insorgenza e di remissione, ecc., né è possibile individuare la sede del "bozzo"), senza vedere le radiografie e soprattutto senza averLa interrogata, ascoltata e visitata. Mi pare poco probabile che dopo un anno e mezzo "una piccola frattura non riconosciuta" possa dare questi problemi, ma bisogna vedere le radiografie di allora e le successive fino a quelle attuali. Bisogna anche valutare bene il "ridotto trofismo osseo" e l'osteopenia per capire se è un problema locale del piede o generale. Mostri le radiografie al medico che, dopo averLa visitata, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento perché completi con esse la visita e decida il da farsi. Se è stato il suo medico curante, questi deciderà se farsi carico egli stesso di diagnosi e terapia o se inviarLa a visita specialistica ortopedica. In ogni caso porti con sé anche le rx precedenti. Per quanto riguarda il controllo del dolore, la scelta di un trattamento appropriato presuppone che sia stata fatta la diagnosi, e questa si ottiene esclusivamente con la visita diretta.
Cordiali saluti