Salve, per un mese ho caricato parecchio sulla gamba destra a causa di una frattura al malleolo gamba sinistra e relativa applicazione di un gambaletto gessato. La conseguenza è stata gonfiore e dolore al ginocchio destro dovuta con tutta probabilità al carico prolungato sull'arto. Tolto il gesso il carico si è progressivamente ridistribuito su ambedue gli arti inferiori ma il gonfiore non è passato, e tantomeno il dolore nonostante da dieci giorni cammino normalmente su "due piedi" e dopo aver preso per cinque giorni una compressa al dì da 90 mg di un antiinfiammatorio come prescritto dall'ortopedico. Oggi ho fatto una RM e il referto è il seguente: iniziali note di gonartrosi con modica estrusione del menisco interno che presenta slaminamento orizzontale del corno posteriore. Integro menisco esterno. Nella norma i legamenti del pivot centrale e le rimanenti componenti legamentose collaterali. Rotula normolivellata e in asse. Condropatia di IV grado della troclea femorale. Integro l'apparato estensore. Discreta quota fluida intraarticolare. Sono messo male? Cosa mi consiglia?
Non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo la Sua descrizione senza sapere nulla della Sua sintomatologia (dire "dolore al ginocchio" non fornisce nessuna informazione sulla reale sede del dolore, sulla sua tipologia, sulle sue caratteristiche, sulle modalità di insorgenza e di remissione, ecc.), senza vedere le immagini della RMN e soprattutto senza averLa interrogata, ascoltata e visitata. Il referto descrive la presenza di una iniziale artrosi del ginocchio, e di una lesione del corno posteriore del menisco mediale e una sofferenza importante della cartilagine del femore con esposizione del piano osseo. Non ho elementi per dire se è "messo male", e le ricordo che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. Mostri quindi le immagini della RMN (e non solo il referto) al medico che, dopo averLa visitata, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento, perché completi con esse la visita e decida il da farsi. Se è stato il suo medico curante, questi deciderà se farsi carico egli stesso di diagnosi e terapia o se inviarLa a visita specialistica ortopedica.
Cordiali saluti