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frattura trochite dell 'omero

Salve dottore,  a seguito di frattura del trochite omerale braccio sx 3 mesi fa, a tutt'oggi nonostante stia praticando tutti i giorni fisioterapia, non riescono a mobilizzare e sbloccare il braccio nel suo movimento intero, praticamente non riesco a portare il braccio totalmente indietro. Durante la pratica della mobilizzazione accuso un dolore troppo forte e instintivamente con lo stesso mi oppongo con forza al lavoro della fisioterapista. Qualcuno mi dice che ormai è  tutto inutile e non potrò  riprendere il movimento completo. Nel frattempo ho eseguito una RM con il seguente referto che le chiedo di commentare; Esiti di frattura pluridirezionale della testa omerale e della grande tuberosità con presenza di edema intraspongioso diffuso residuo. Piccola area di sofferenzs sub-condrale si evidenzia sul versante articolare glenoideo della testa omerale. Il tendine del sovraspinoso, come pure gli altri elementi della cuffia dei rotatori sono regolarmente delineabili con rilievo di modesta intrinseca alterazione del segnale a carico del tratto subacromiale e pre-inserzionale del tendine del sovraspinoso come per iniziale alterazioni di natura degenerativa. Non significativo versamento articolare. Non versamento anche a sede bursa le. Regolare il capo lungo del bicipite brachiale con rilievo di minimo versamento nella sua guaina. Confidando in una sua risposta le porgo cordiali saluti


Dal referto sembra che si sia trattato di una frattura più complessa di quanto sia la sola frattura del trochite. Il referto descrive la presenza di edema della spongiosa; di una sofferenza dell'osso al di sotto della cartilagine, forse della testa omerale; di una degenerazione del tendine del sovraspinato. Non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo un referto RMN, senza vedere le immagini della e senza averla visitata. Inoltre non so né quanto sia durato il periodo di immobilizzazione né come siano consolidate le fratture. Le ricordo che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico.  Le suggerisco di farsi visitare da uno degli ortopedici che l'ha seguita durante il trattamento delle fratture per avere una valutazione della spalla anche alla luce della RMN (porti con sé il CD, e non il solo referto!) ed eventualmente un programma riabilitativo mirato. Vi possono essere molti fattori che condizionano il recupero dellla motilità  della spalla, senza contare che difficilmente una frattura della testa omerale guarisce con un ripristino completo della escursione articolare della spalla.

Cordiali saluti