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    ERNIA DEL DISCO

    Intervista alla Radio  del 20/2/2014

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    Lo dice la Legge 38/2010

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  • Dr. Umberto Donati iscritto a Medicitalia.it | il motore di ricerca dei medici italiani

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anca e bacino

Salve dottor Donati. Le scrivo in merito ad un problema di cui soffro da circa un anno. Le spiego brevemente la mia situazione. L'anno scorso, dopo aver effettuato uno sforzo notevole (prendendo sulle spalle un certo peso) ho iniziato ad avvertire dolori forti alla schiena e alle gambe, fino a quasi non poter più camminare. Dopo aver effettuato una visita specialistica, mi sono sottoposta a una risonanza magnetica lombo sacrale e i risultati sono stati questi: regolare ampiezza del canale vertebrale e dei forami di coniugazione. Al passaggio lombo sacrale il disco presenta iniziali fenomeni di involuzione e protrude in sede centrale con modesto impegno del sacco durale. Iniziali segnali di sovraccarico articolare delle interapofisarie posteriori a questo livello. Tra L5-S1 presenza di ernia discale contenuta con ridotta idratazione del disco, minime protrusioni discali tra L3-L4, L4-L5. Speco vertebrale di ampiezza regolare e omogeneità del nastro midollare. Questa la premessa in quanto in seguito a questo problema ho iniziato a sentire entrambe le anche (specialmente quella destra) scricchiolare sia sul lato esterno della coscia che interno. E' uno scatto piuttosto rumoroso che viene avvertito spesso anche all'esterno e tende a scomparire con movimento e ritorna se sono seduta o sdraiata. Dopo qualche minuto di riposo, quando mi alzo, lo sento sempre. Oppure durante la notte, quando mi giro nel letto. Talvolta riesco ad accorgermene da sola se l'anca sta per scattare o meno, ma non mi crea alcun dolore. La ringrazio dottore. Attendo una sua risposta. Cordiali saluti


Purtroppo non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo la Sua descrizione. In linea generale ritengo che i problemi della colonna e quelli del bacino siano indipendenti fra loro anche se i primi hanno preceduto i secondi. I disturbi alle anche potrebbero configurare quella che viene chiamata "anca a scatto" e che è dovuta al conflitto tra fascia lata e gran trocantere (tipo esterno, con scatto sul gran trocantere),  oppure tra il tendine del muscolo ileopsoas e una sporgenza ossea del pube che prende il nome di eminenza ileo pettinea (tipo interno, con uno scatto sordo e profondo in corrispondenza della regione pubica). In questi casi, se non trattati, a lungo andare può insorgere dolore anche importante. Per completezza va ricordato che esistono anche forme di anca a scatto di origine non miotendinea,  ma riconducibili per esempio alla presenza di corpi liberi (ad esempio frammenti di cartilagine) all'interno dell'articolazione dell'anca,  oppure dovute ad una sindrome da conflitto tra acetabolo e testa femorale. In ogni caso queste possono essere solo ipotesi, perché è impossibile (oltre che vietato dalla Legge e dal Codice Deontologico) fare diagnosi a distanza senza aver visitato il paziente: è indispensabile che si faccia visitare da un ortopedico esperto per avere una diagnosi certa e di conseguenza per avere le corrette prescrizioni di accertamenti mirati e successivamente di cure appropriate.

Cordiali saluti