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schiacciamento d12 l1

Gentile Dottore, le scrivo perchè mi sento piccolo e pieno di timori, a seguito di un incidente ho riportato la frattura/schiacciamento delle vertebre D12 e L1. Non è stato necessario l'intervento immediato (muro posteriore ok) ed abbiamo seguito la terapia conservativa. Il dolore è scomparso alla prima settimana e siamo a circa 2 mesi di busto. L'umore è un po'  a terra e molte domande sul futuro ci assalgono sulla possibilità di una vita normale (magari fare sport) e mantenimento delle curve tipiche della schiena. Pensavamo di ricorrere ad una cifoplastica ma pare che non sia molto consigliata in questo caso perché andrebbe ad irrigidire la vertebra aumentando il rischio di successive fratture e l'osso sta di fatto riprendendo bene. Nonostante le rassicurazioni i timori mi assalgono (tremendi): le vertebre rimarranno schiacciate (fino ad ora il muro anteriore è circa il 60-70% del posteriore), quanto può influire sulla corretta postura e la ripresa di una vita normale? Può dirmi di più sulla cifoplastica? Non so se sono esageratamente allarmato e mi scuso se le domando possono sembrare sciocche ma il mio stato d'animo è davvero giù. La ringrazio per la disponibilità e la pazienza


Può leggere qui un approfondimento sul trattamento conservativo delle fratture del passaggio dorso-lombare. Alla fine dell'articolo si accenna al trattamento chirurgico di stabilizzazione percutanea  che avrebbe potuto concordare con gli ortopedici se lo avesse preferito al trattamento conservativo. Per quanto riguarda la cifoplastica vi si ricorre nel caso di persistenza del dolore, segno di ritardo della consolidazione. La deformità delle vertebre ovviamente non ha possibilità di miglioramento, e anzi può accentuarsi prima della consolidazione, soprattutto se sta in piedi o seduto senza busto (anche per brevissimi periodi) e ancor più se flette la schiena o se a letto assume una posizione rannicchiata. A consolidazione avvenuta molto probabilmente potrà condurre una vita normale, ma su questo sarà bene chiedere all'ortopedico che la seguirà durante lo svezzamento dal busto e la riabilitazione. La postura può variare in proporzione all'entità finale della cuneizzazione della vertebre, ma non in modo eccessivo. Per qualsiasi dubbio può essere utile rivolgersi a un ortopedico esperto in chirurgia vertebrale, per esempio presso la clinica ortopedica della città che ha indicato nei Suoi dati,portando con sé Rx e TAC. 

Cordiali saluti