Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito accetti il servizio e gli stessi cookie. Per maggiori informazioni su come escludersi dalla raccolta dati, leggere questa pagina.

  • CHIEDI UN CONSULTO ORTOPEDICO  ON LINE
     
    CERCA  TRA I CONSULTI  GIA' FORNITI
     
    LEGGI  TUTTI I CONSULTI
     
    CERCA  UNA PAROLA NEL GLOSSARIO
     
    CERCA UN AMBULATORIO 
  •  

     

    OSTEOPOROSI, per saperne di più...
    Vai al  sito

     

    LA RMN NON SERVE A NIENTE SENZA LA VISITA SPECIALISTICA

    Leggi subito QUI

     

    ERNIA DEL DISCO

    Intervista alla Radio  del 20/2/2014

    Clicca QUI

     

    DOLORE, NON TI SOPPORTO PIU'!

    Lo dice la Legge 38/2010

    Clicca QUI 

     

    UN “SEMPLICE” INTERVENTO?
    di Lucio Piscitelli

    Clicca QUI 


  • Dr. Umberto Donati iscritto a Medicitalia.it | il motore di ricerca dei medici italiani

  •  

     

Lesione cronica tendine distale bicipite brachiale

Egr. Dottore, 4 mesi fa ho subito un incidente al braccio sx per il quale mi era stato diagnosticata una frattura al capitello radiale e mi era stato immobilizzato il braccio per 20g. Successivamente, rimosso il tutore gessato, e quindi dopo circa un mese dall'incidente, è emerso che ho riportato una lesione completa del tendine distale del bicipite brachiale sx (mentre era inesistente la frattura al capitello radiale). Ciò mi comporta, nel caso di flessione, una perdita di resistenza più che di forza. Nel caso di prono-supinazione, ho un'evidente perdita anche di "forza istantanea", in particolare quando giro il palmo della mano verso l'alto. Ad ogni modo, non ho alcuna limitazione funzionale (nel senso che riesco a muovere perfettamente il braccio). Ciò che avverto maggiormente è la stanchezza usando l'arto. Esteticamente, poi, è evindente la mancanza del ventre muscolare (e non è bello da vedere). Ho consultato diversi specialisti ortopedici: alcuni di loro, che probabilmente non si occupano prevalentemente di spalla e gomito, non hanno ravvisato le condizioni cliniche per un intervento chirurgico di riparazione. Quelli "esperti in gomito", in considerazione della la mia età e dei problemi che ho esposto all'inizio del post, mi hanno tutti consigliato di intervenire chirugicamente. Dato il tempo trascorso dal trauma (ormai più di tre mesi), tutti gli esperti in gomito mi hanno detto che occorre aumentare quello che resta del tendine, o con un tendine autologo (gracile e semitendinoso prelevati dalla coscia), o con un tendine da banca. Ad ogni modo, sono indeciso se procedere o meno all'intervento. Pongo quindi qualche quesito e spero nella risposta di professionisti che possano aiutarmi a decidere sul da farsi. 1) Senza alcun intervento chirurgico, vado incontro ad altre patologie ? La situazione può peggiorare con il passare del tempo? Mi è stato prospettato un possibile dolore cronico futuro. 2) Posso contare sull'efficienza dell'arto? Se, ad esempio, devo recuperare mia figlia che mi accorgo sta cadendo a terra o sotto un'auto.. posso farlo ? Nel caso di intervento chirurgico: 3) Esiste un rischio di patologie neurologiche permanenti? Quanto è grande tale rischio? 4) La possibilità che il tendine ricostruito si stacchi nuovamente, è paragonabile a quella dell'altro braccio, o è superiore? 5) Mi è stata prospettata una capacità di recupero dell'80% della forza persa: è attendibile tale stima ? 6) Meglio un tendine da banca o autologo? Mi è stato detto che devo decidere io: ho un pò di timore ad usare un tessuto non mio. 7) Il prelievo di gracile e semintendinoso, che effetto ha sui movimenti della gamba? Limita in qualche modo qualche movimento? 8) E' vero che i tendini gracile e semitendinoso prelevati vengono sostituiti da un tessuto cicatrizzale che mitiga le limitazioni funzionali ? 9) Ho un'idea della grandezza delle cicatrici.. Ma non dello spessore: saranno evidenti le cicatrici ? Grazie !


Premesso che in linea generale, quindi indipendentemente dal suo caso, sono poco propenso a intervenire su un muscolo retrattile, va detto che qui non è chiara l'estensione della lesione: prima parla di una lesione completa del tendine ma poco dopo dice che occorre "aumentare quel che resta del tendine. Le suggerisco di farsi visitare dall'ortopedico che cura la sezione di Chirurgia della spalla e del Gomito nel mio sito, che fa ambulatorio periodicamente nella città che ha indicato nei Suoi dati. A lui potrà porre tutte queste domande perché faranno parte del consenso informato che dovrà firmare prima di un eventuale intervento. Il Dr. Miti saprà rispondere molto meglio di me a tutte le sue perplessità. 

Cordiali saluti