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rmn ginocchio

Esame eseguito con macchina a basso campo (0,22 T), secondo i tre piani di scansione assiale, saggitale e coronale, con sequenze SE e GFE pesate in T1 e T2. e sequenze STIR. Accentuazione del versamento intra-articolare, con modica distensione fluida dello sfondato retroquadricipitale e del recesso popliteo come per artrosinovite aspecifica. Regolari i rapporti articolari femoro-tibiali, con spessore condrale sostanzialmente conservato; non alterazioni osteocondrali, nè evidenti segni di edema della spongiosa subcondrale dei capi articolari (riferita probabile pregressa distorsione durante l'attività sportiva). Iniziali note di degenerazione fibrillare chiusa si rilevano a livello del corno posteriore del menisco interno, con sottile areola di iperintensità di segnale intrameniscale. regolare morfologia e segnale della fibrocartilagine meniscale esterna. Lieve disomogeneità del segnale del fascio superficiale del LCM all'inserzione femorale come per esiti di lesione distrattiva di basso grado. Nella norma per decorso e segnale il LCL e i legamenti crociati. Non significativi reperti patologici a carico dei tendini della zampa d'oca, popliteo, bicipite femorale e della bandelletta ileo-tibiale. Rotula sostanzialmente in asse, normoconformata; iniziali note di condropatia femoro-rotulea con lieve disomogeneità del segnale delle cartilagini articolari, di regolare spessore. Non evidenti alterazioni della morfologia e del segnale dei tendini quadricipitale e rotuleo. Volevo capire sostanzialmente cosa si deduce da questi referti. Appena possibile andrò comunque dal medico.


Il referto descrive la presenza di un versamento articolare (="acqua nel ginocchio"); di una iniziale degenerazione del corno posteriore del menisco mediale; degli esiti di una distrazione del legamento collaterale mediale; di iniziale sofferenza della cartilagine della articolazione femoro-rotulea. Questa è la semplificazione del referto, ed ovviamente non si può dedurre nulla dalla sola lettura del referto: non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo un referto RMN, senza sapere nulla della Sua storia clinica né della Sua sintomatologia, senza vedere le immagini della RMN, ma soprattutto senza averLa interrogata, ascoltata e visitata. Le ricordo che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. Mostri quindi le immagini della RMN (e non il solo referto) al medico che, dopo averLa visitata, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento, perché completi con esse la visita e decida il da farsi.

Cordiali saluti