Due anni ho subito frattura esposta e scomposta di tibia a e perone, ridotta con fissatore esterno rimosso dopo 4 mesi. Ad oggi ho ancora dolore al carico e il referto della risonanza magnetica riporta: L'indagine documenta esiti fratturativi della diafisi distale di tibia e perone. In particolare sul versante mediale al di sotto della pregressa frattura di tibia nei tessuti sottocutanei si evidenzia raccolta fluida delle dimensioni di circa 20 mm di diametro trasverso con modesta imbibizione dei piani superficiali, in particolare a tale livello nelle sequenze pesate in T2 e STIR a livello della spongiosa ossea si evidenzia alterato segnale compatibile in prima ipotesi con processo infiammatorio, in assenza di reazione del periostio che appare ispessito e integro. Il reperto necessita di controllo a breve distanza di tempo con eventuale integrazione con mezzo di contrasto. L'ortopedico mi consiglia ulteriore rm con mezzo di contrasto e scintigrafia ossea con leucociti marcati. Mi potete spiegare il significato del referto? quanto devo preoccuparmi?
Purtroppo non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo un referto RMN, senza vedere le immagini della RMN e senza averLa visitata. Il referto descrive la presenza di una raccolta fluida al di sotto della sede della frattura che può essere indicativa di un processo infiammatorio. Per approfondire la diagnosi ed escludere una infezione sono necessari ulteriori accertamenti. Una volta eseguiti gli esami ovviamente dovrà farli vedere all'ortopedico per trarre le conclusioni e decidere il trattamento appropriato. Solo leggendo il referto non ho elementi per dire di più. A esami eseguiti, lo specialista che la segue, e che, avendola visitata, conosce il quadro clinico, saprà essere più esauriente e tranquillizzarla in modo più fondato. Mi tenga aggiornato se lo desidera citando il consulto n. 4674.
Cordiali saluti