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Frattura malleolo peroneale

Salve, a seguito di un incidente in moto ho riportato la frattura in oggetto. Inizialmente, essendo composta, mi è stato fatto un gesso, dopo una settimana la radiografia evidenziava la scomposizione, sottoposto ad intervento mi veniva ridotta la frattura con una placca e 9 viti. I dubbi che ho sono i seguenti: - Come mai i medici non hanno considerato possibili traumi al sistema capsulo-legamentoso (sindesmosi tibio-peroneale, tendini peronieri ecc.)? - Senza avermi sottoposto ad una Tac, Risonanza magnetica o ecografica è possibile escludere questi traumi? Su cosa si sono basati? Inoltre, vorrei capire, se la frattura subita comporta sempre una distorsione della caviglia? Oppure, potrei trovarmi nella situazione in cui ho avuto la frattura solo del malleolo, senza coinvolgimento della caviglia? (Motivo per il quale, forse, i medici non hanno considerato traumi al sistema capsulo-legamentoso). In attesa di una risposta, ringrazio e saluto.


Premesso che non è facile seguire il suo pensiero, occorre mettere un po' di ordine.  

1) tutti i malleoli fanno parte della caviglia;

2) qualsiasi trauma distorsivo può provocare una frattura se il trauma è stato ad alta energia,  ma non riesco a immaginare una frattura che provochi una distorsione, a meno che non si tratti di una frattura patologica;

3) se la frattura era composta il trattamento è stato corretto;

4) una lesione della sindesmosi presenta chiari segni radiologici, e visto che è stato operato,  se ci fosse stata,  sarebbe stata messa una delle viti più lunga delle altre per bloccare anche la tibia;

5) non so quale problema sia stato riscontrato a carico dei tendini "peronieri" (che ovviamente, in quanto tendini, non c'entrano in nessun modo con il "sistema capsulo-legamentoso)  o di altra struttura legamentosa, visto che non mi pare che abbia fatto una RMN;

6) la scelta di eseguire degli accertamenti e di che tipo per il momento è appannaggio esclusivo dei medici, perché qualsiasi accertamento radiologico non serve MAI al paziente, che ovviamente non ha nessuna capacità di servirsene, ma serve SOLO ED ESCLUSIVAMENTE al medico che l'ha prescritta, e MAI "tanto per vedere se c'è qualcosa" ma solo ed esclusivamente per confermare o escludere un'ipotesi diagnostica oppure per approfondire una diagnosi già fatta;

7) chiarito questo,  non avrebbe nessun senso fare RMN, TAC ed ecografie a tappeto a tutti quelli che prendono una "storta" , tanto più se si considera che una RMN  eseguita in prossimità di un trauma non è assolutamente affidabile, potendo dare risposte false positive e false negative.

8) in prossimità del trauma non è nemmeno possibile testare la stabilità di una articolazione per l'importante sintomatologia dolorosa.

In sintesi una frattura composta va immobilizzata in gesso; a frattura consolidata si asporta il gesso e si fa la riabilitazione, durante/al termine della quale l'ortopedico, se necessario,   valuta la stabilità della caviglia e decide se e quali accertamenti siano necessari. 

Questo è ciò che si desume dalla sua descrizione, tuttavia se ritiene di non essere stato trattato adeguatamente la sola cosa che può fare è acquisire un secondo parere facendosi visitare da un altro ortopedico ancor più esperto del primo in traumatologia. Nell'attesa segua  attentamente e scrupolosamente le indicazioni ricevute dagli ortopedici che la seguono. 

Cordiali saluti