Buongiorno. Recentemente operato in artroscopia per conflitto subacromiale spalla dx. Dimesso con esiti di intervento in artroscopia per acromionplastica e ritensionamento sovraspinato. In fase di riabilitazione attiva dopo 50 giorni non apprezzabili miglioramenti nell'articolazione e nel dolore specie nelle ore notturne. Eseguito RMN: Modesti fenomeni flogistici edematosi in corrispondenza del trochite omerale sede del tendine sovraspinato. Riduzione dello spazio subacromiale. L'articolazione acromion-claveare presenta lieve impronta al passaggio muscolo-tendineo del sovraspinato in assenza di aspetti marcati degenerativi artrosici. Lieve distensione della borsa sottodeltoidea. Discretamente conservato il trofismo muscolare dei muscoli della cuffia dei rotatori. Regolari i rapporti articolari gleno-omerali. Il tendine del muscolo capo lungo del bicipite appare normoposizionato nella sua doccia omerale morfologicamente regolare. Domanda: ma l'intervento non doveva aiutarmi ad aumentare lo spazio subacromiale e di conseguenza percepire meno dolore e più articolazione nel movimento? Secondo Lei cosa può essere successo? Confido gentilmente in un suo consulto e una ipotetica linea guida da seguire. Grazie. Saluti.
Purtroppo non è nemmeno pensabile che solo leggendo un referto RMN si possa esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto, e in questo caso addirittura ipotizzare "cosa può essere successo", senza confrontare le immagini (e non certo i referti!) delle RMN pre- e postoperatoria, senza sapere nulla della Sua sintomatologia (del dolore non conosco la reale sede, la tipologia, le caratteristiche, le modalità di insorgenza e di remissione, ecc.), ma soprattutto senza averLa interrogata, ascoltata e visitata. L' acromionplastica ha lo scopo di eliminare il conflitto fra esso e il tendine, e se lo spazio subacromiale risulta ridotto bisogna confrontarne le dimensioni con quelle della RMN preop, ma anche accertare che il dolore sia legato a esso. Le ricordo che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. Mostri quindi le immagini della RMN (e non il solo referto) al medico che, dopo averLa visitata, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento, perché completi con esse la visita e decida il da farsi. La cosa migliore è farsi visitare dallo specialista che l'ha operata portando con sé le due RMN (e non solo i referti). In alternativa può acquisire un secondo parere facendosi visitare da un altro ortopedico ancor più esperto del primo in chirurgia della spalla, perché la visiti e confronti le immagini delle due RMN. Solo così potrà sapere cosa fare (per esempio modificare la riabilitazione).
Cordiali saluti