Gent.le Dottore, due mesi fa circa, durante una corsa in salita molto impegnativa ho avvertito un dolore alla coscia destra; stupidamente non mi sono fermato e ho proseguito a correre. Da quel giorno ogni volta che provavo a sollecitare l'arto sentivo un dolore nello stesso punto, per cui mi sono rivolto ad un ortopedico che, dopo avermi interrogato e visitato, mi ha prescritto una ecografia dalla quale risulta (secondo il referto) l'assenza di "alterazioni ecostrutturali a carico dei muscoli del quadricipite ed adduttori, quesi ultimi caratterizzati tuttavia da marcato stato contratturale". Quindi mi sono recato da un fisiatra, ch,e dopo avermi visitato e analizzata l'ecografia, ha confermato la contrattura escludendo una situazione di pubalgia e indicando come prognosi:"sovraccarico funzionale in fase di strutturazione a livello di 1/3 superiore - 1/3 medio dei miuscoli adduttori dell'anca destra". Come cura mi ha consigliato della "TECAR terapia" (6-8 sedute 2,3 volte alla settimana). Siccome dopo 5 sedute di TECAR la contrattura non sembra essere diminuita in modo significativo mi chiedevo se, al termine del ciclo prescritto, fosse consigliabile proseguire con questa terapia o sia meglio rivolgermi nuovamente allo specialista. In questi casi la TECAR è la terapia più efficace? Forse sarebbe necessario approfondire il problema sottoponendomi ad altro esame più approfondito? (tipo risonanza?). Grazie per l'attenzione che mi ha concesso.
La Tecarterapia trova indicazione nel trattamento della contrattura muscolare, se eseguita da un fisioterapista esperto, viste le numerose variabili da scegliere di volta in volta (tipo, durata, frequenza, intensità, ecc). Visto che nel suo caso sembra essere una condizione cronica è bene che, a ciclo completato, consulti nuovamente lo specialista. Sarà lui a decidere se e quali accertamenti gli (=al medico) servano.
Cordiali saluti