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Dolori alle tibie

Gentile Dott Donati: Ho 33 anni e da alcuni mesi mi sono appassionato al running.Sono piuttosto in forma perchè ho sempre praticato sport tuttavia non avevo mai corso con una certa costanza. Al fine di evitare infortuni ho iniziato con grande cautela,procedendo molto gradualmente dedicando molto tempo allo stretching al riscaldamento e al potenziamento della muscolatura e in generale all'allenamento di tutto il corpo. Le cose andavano piuttosto bene fin quando al rientro dopo un breve periodo di pausa ho iniziato a correre tutti i giorni piuttosto che riprendere con gradualità. Ho iniziato ad avere problemi alle tibie,s'infiammavano ad ogni allenamento e hanno iniziato a farmi molto male nella zona frontale e mediale, mi sono fermato più volte,anche per 40 giorni ma il dolore si è ripresentato ogni volta che ricominciavo ad allenarmi. Applicando il ghiaccio riuscivo a correre a giorni alterni ma puntualmente dopo 2 settimane il ghiaccio non basta più e devo fermarmi però il problema è a destra dove notavo la presenza di un dolore localizzato oltre che una generale infiammazione così ho fatto una radiografia. La radiografia ha escluso fratture,al momento non ho dolori nemmeno alla digito pressione lungo la parte frontale dell'osso ma preferisco evitare di correre. I sintomi descritti potrebbero far pensare ad una periostite? Il ghiaccio può sostituire l'uso degli antinfiammatori nel trattamento del dolore cronico oppure esercita solo un'azione analgesica momentanea?La radiografia ha anche evidenziato una "lieve sclerosi delle limitanti articolari in sede tibiotarsica.


La descrizione "potrebbe far pensare a una periostite"  ma non consente da sola di escludere altre ipotesi, che andrebbero comunque prese in considerazione in base a quanto potrebbe emergere dalla visita diretta . Fare ipotesi solo leggendo una descrizione e senza avere interrogato , ascoltato e visitato il paziente espone al rischio di grossolani errori diagnostici e di conseguenza anche terapeutici. Per quanto riguarda le altre domande, il ghiaccio va usato solo in fase acuta e per infiammazioni acute e lievi: il ghiaccio ha un effetto analgesico transitorio e un effetto antiedemigeno per la vasocostrizione che esso induce. Non va usato sulle infiammazioni croniche potendone compromettere la normale evoluzione verso la guarigione. La lieve sclerosi descritta è semplicemente un addensamento delle superfici ossee della articolazione tra tibia e astragalo, come può avvenire per esempio nel sovraccarico,  nell'artrosi, ecc. Anche in questo caso la radiografia deve integrarsi con la sintomatologia e con il quadro clinico, per cui la diagnosi non è rappresentata dal referto dell'esame radiologico ma è frutto dell'esperienza e della competenza del medico che vi arriva dopo la visita diretta 'anche' con l'aiuto di esami strumentali e di laboratorio. Chieda quindi al Suo ortopedico di cosa si tratta, come curarsi e come/quando riprendere l'attività fisica . 

Cordiali saluti