Buongiorno dott. Donati. Ho 58 anni. Due mesi fa sono insorti dei dolori alla caviglia destra, senza aver subito alcun trauma, né distorsione (antinfiammatori e antidolorifici non mi hanno giovato). La radiografia non ha evidenziato niente, l’ortopedico mi ha diagnosticato una condrite da sovraccarico in lieve cavismo e mi ha suggerito l’uso di talloniere. Poiché il dolore aumentava e non riuscivo più a camminare, l’altra settimana ho fatto una RM il cui esito è stato: Morfologia normale dei capi articolari della tibiotarsica, è presente alterazione marcata del segnale nel tratto più anteriore, distale dell’astragalo fino alla superficie articolare astragalo-scafoidea per marcato interessamento edematoso spugnoso sub-condrale su base osteocondrosica in rapporto ad artropatia degenerativa pur non marcata dell’astragalo-scafoidea. Alterazione del segnale con il medesimo significato anche nel tratto distale dello scafoide, contrapposta ai cuneiformi. Coesiste falda di versamento articolare nella tibiotarsica e meno evidente alla sottoastragalica senza alterazione a carico dei legamenti peroneo-astragalici, peroneo-calcaneare, deltoideo, interosseo e cervicale. Non versamento nelle guaine dei flessori e degli estensori del tratto esaminato. Peso 55 kg, non pratico sport impegnativi, faccio una vita abbastanza sedentaria e non soffro di patologie particolari (a parte asma e una dermatite eczematosa proprio in prossimità della caviglia destra!). La ringrazio
Non so quale sia la domanda, ma non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo un referto RMN, senza vedere le immagini della RMN, senza sapere nulla della Sua sintomatologia (dire "dolori alla caviglia" non fornisce nessuna informazione sulla reale sede del dolore, sulla sua tipologia, sulle sue caratteristiche, sulle modalità di insorgenza e di remissione, ecc) né della Sua storia clinica, ma soprattutto senza averLa interrogata, ascoltata e visitata. Quanto è descritto nel referto RMN verosimilmente conferma la diagnosi del Suo ortopedico, ma Le ricordo che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. Mostri quindi le immagini della RMN (e non il solo referto!) al medico che, dopo averLa visitata, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento perché completi con esse la visita e decida il da farsi.
Cordiali saluti