Sono ormai anni che mi confronto con questa patologia al gomito sinistro derivante dalla costante pratica tennistica. Il dolore è comparso a ondate e le prime due volte, verificatesi a distanza di qualche anno, sono riuscito ad ovviare con i classici 4 cicli di onde d'urto che sono stati davvero miracolosi. Successivamente è intervenuta anche una rovinosa caduta proprio sul braccio incriminato che mi ha procurato persino una forma di artrite al gomito con un gonfiore dell'articolazione che mi ha afflitto per un paio di anni. Attenuatosi il dolore derivante dalla caduta ecco rispuntare l'epicondilite che stavolta pare comportare una sofferenza non solo circoscritta ma anche generalizzata. Dopo 4 infiltrazioni di acido ialuronico e 4 sedute di onde d'urto mai così dolorose (peraltro con attrezzatura professionale presso il II policlinico di Napoli) sono al punto di partenza, anzi, la parte sembra ancor più dolorante! Le onde d'urto sembrano avermi sensibilizzato ulteriormente l'epicondilo ansichè fungere da antidolorifico e vascolarizzante. Sto per buttarmi sul cortisone anche se so che dovrebbe avere una efficacia limitata nel tempo, ma le alternative iniziano a scarseggiare (rimangono il costosissimo gel piastrinico, ozonoterapia, infiltrazioni di arnica compositum, mesoterapia e operazione...). Cosa mi consiglia??? Grazie
L'epicondilite è difficile da curare del tutto, e lo è ancora di più se permangono le cause (nel Suo caso, il tennis). Può leggere qui le informazioni che posso darLe in proposito. Le suggerisco di farsi seguire da un solo ortopedico, meglio ancora se esperto in chirurgia della mano. Può trovare qui http://www.sicm.it/it/chirurghi-e-professionisti/i-soci/mappa-soci-sicm.html (zoomando sulla mappa) gli Specialisti più vicini, anche se limitatamente a quelli iscritti alla Società, con indicate anche le strutture pubbliche presso le quali lavorano, oppure vedere qui i Centri di Riferimento per la Chirurgia della Mano. http://www.sicm.it/it/chirurghi-e-professionisti/centri/elenco-centri-mano-italia.html
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD