Buongiorno soffro di dolore alla spalla dx da almeno 2 anni. Dieci mesi fa (dolore presente da almeno 7 mesi) ho fatto la RNM ed evidenziava Artrosi acromion claveolare con edema intraspongioso delle estremità articolari e fenomeni reattivi dei tessuti molli adiacenti. Minima tendinosi del tendine sovraspinoso. Nella norma cuffia e rotatori e il CLB. Lieve versamento del recesso sottoscapolare. Non versamento intrarticolare ne distensioni bursali. Ho fatto un ciclo di iniezioni infiltrative con A. Ialuronico. Il dolore sembrava scomparso ma invece al primo sforzo peggio di prima. Ad oggi la RNM effettuata il 4-2-16 evidenzia Discreti fenomeni artrosici acromion -claveari con impingment sulla giunzione miotendinea del sovraspinoso che appare diffusamente tendinosico con perdita di iniziale contingente di fibre a livello pre-inserzionale e della sua area critica. Non significative alterazioni delle restanti componenti tendinee della cuffia dei rotatori e del CLB. Minima quota di versamento articolare gleno-omerale e nei recessi periarticolari. Borsite di SAD. Vorrei sapere se è necessario operare per garantire una futura completa guarigione oppure basta una fisioterapia. Il dolore a volte è lancinante. Certo di un vostro cortese riscontro porgo distinti saluti
Purtroppo non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo un referto RMN, senza vedere le immagini della RMN, senza sapere nulla della Sua sintomatologia (dire "dolore alla spalla destra" non fornisce nessuna informazione sulla reale sede del dolore, sulla sua tipologia, sulle sue caratteristiche, sulle modalità di insorgenza e di remissione, ecc.), senza conoscere la Sua storia clinica, ma soprattutto senza averLa interrogata, ascoltata e visitata. Tanto meno è possibile decidere "se è necessario operare" (e poi, che tipo di intervento? con quale tecnica? con quali finalità? con quali prospettive di risultato?). Le ricordo che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. Mostri quindi le immagini della RMN al medico che, dopo averLa visitata, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento, perché completi con esse la visita e decida il da farsi.
Cordiali saluti