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DISPLASIA CONGENITA DELL'ANCA


La displasia dell'anca è una patologia congenita, quindi già presente alla nascita, che comporta, se non trattata, un alterato sviluppo dell'articolazione coxo-femorale con esiti altamente invalidanti, e che ha un'eziologia multifattoriale: oltre alla causa meccanica (presentazione podalica, iperlassità legamentosa, ecc) vi sono fattori legati alla familiarità (quando la stessa patologia è comparsa in uno dei genitori - zii - nonni) e alla localizzazione geografica, essendo alcune regioni del nord più colpite rispetto a quelle del sud.


E' necessaria una diagnosi precoce, attraverso un'ecografia e una visita specialistica per escludere anche altre problematiche di tipo muscolo-scheletrico.


L'ecografia, se eseguita nei primi tre mesi, consente lo studio dell'articolazione dell'anca dal punto di vista morfologico e funzionale e permette quindi una diagnosi precoce, indispensabile per un trattamento tempestivo e mirato. La displasia congenita dell'anca può manifestarsi in vario modo, dai casi meno gravi, in cui è sufficiente un controllo seriato nel tempo, a quelli più gravi, con una marcata alterazione dell'acetabolo e la lussazione della testa del femore, che richiede una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo.


Il trattamento, ovviamente, differisce a seconda della gravità: nei casi più lievi si applica un divaricatore morbido che atteggia le anche nella posizione più favorevole per consentire un corretto sviluppo dell'articolazione; in casi più gravi può essere necessaria l'applicazione di un apparecchio gessato. In alcuni casi, accertati con un esame (artrografia dinamica) che consente uno studio più approfondito e dettagliato dell'anca, nei quali l'articolazione è lussata, può essere necessario un intervento chirurgico per consentire la riduzione della lussazione o, nei casi più gravi, per ripristinare i rapporti anatomici.


Il piccolo paziente va poi seguìto fino al completamento dell'accrescimento, per controllare la corretta evoluzione della displasia anche nel periodo dello sviluppo.


Una diagnosi precoce, e quindi un precoce trattamento, conservativo o chirurgico a seconda dei casi, è una condizione essenziale per un risultato ottimale che spesso corrisponde a un ripristino della morfologia e della funzione dell'anca normale